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ABRUZZO
PARCO NAZIONALE D’ABRUZZO
Esteso per 50.000 ettari, nel cuore dell’Appennino centrale, tra Abruzzo, Lazio e Molise e comprende ben 25 comuni. Il paesaggio è caratterizzato da monti, fenomeni di carsismo, fiumi e torrenti, tra cui il Sangro: un luogo ideale in cui trascorrere piacevoli giornate a stretto contatto con la natura e ammirare paesaggi incontaminati, una flora ricchissima e una fauna variegata. E’ qui, infatti, tra valli remote e montagne rocciose, che alcune specie protette, come l’orso bruno marsicano, l’aquila reale, il lupo appenninico, il cervo, la lontra e il camoscio hanno trovato il loro rifugio e il loro habitat naturale.
RISERVA NATURALE PINETA DI SANTA FILOMENA
Esteso per 50.000 ettari, nel cuore dell’Appennino centrale, tra Abruzzo, Lazio e Molise e comprende ben 25 comuni. Il paesaggio è caratterizzato da monti, fenomeni di carsismo, fiumi e torrenti, tra cui il Sangro: un luogo ideale in cui trascorrere piacevoli giornate a stretto contatto con la natura e ammirare paesaggi incontaminati, una flora ricchissima e una fauna variegata. E’ qui, infatti, tra valli remote e montagne rocciose, che alcune specie protette, come l’orso bruno marsicano, l’aquila reale, il lupo appenninico, il cervo, la lontra e il camoscio hanno trovato il loro rifugio e il loro habitat naturale.
PARCO NAZIONALE DELLA MAIELLA
La Majella comprende una vasta area di oltre 740 chilometri quadrati che tocca le province di Chieti, Pescara e L’Aquila. È diventato Parco nazionale nel 1991 e Geoparco mondiale dell’UNESCO nel 2021. Il suo omonimo è uno dei vanti della regione: il massiccio calcareo della Majella di 100 milioni di anni fa, che domina la regione a un’incredibile altezza di 2.793 metri sul livello del mare. E’infatti conosciuto come il “parco di montagna affacciato sul mare” per i panorami mozzafiato che caratterizzano tutta la costa adriatica.
AREA MARINA TORRE DEL CERRANO
Uno specchio d’acqua protetto fra cielo e terra dove coltivare le preziose risorse del mare. L’area marina della Torre del Cerrano si trova in Abruzzo, la “regione verde d’Europa” con oltre il 30% del territorio tutelato.
Nel tratto teramano, fra i due Comuni di Pineto e Silvi, l’area marina comprende sette chilometri di costa e completa un programma di protezione e valorizzazione dell’ambiente entrando a far parte della rete di oasi sottomarine che hanno consentito, in questi anni, la salvaguardia, il ripopolamento e lo studio dell’ecosistema marino.
CALABRIA
PARCO NAZIONALE DELL’ASPROMONTE
Paesaggi suggestivi, sentieri che si affacciano su panorami mozzafiato, un patrimonio geologico internazionale composto da immense foreste di alberi secolari, rarità floristiche e faunistiche di una biodiversità unica. Ubicato nella parte meridionale della penisola italiana, si distingue per la presenza di rocce cristallino-metamorfiche, sormontate da numerose cime e diversi altopiani di origine sedimentaria. Il costante e attivo sollevamento delle zolle, fa dell’Aspromonte una delle aree geologicamente più attive del Mediterraneo, con la conseguente formazione di paesaggi scoscesi, gole e anfratti quasi inestricabili che si inerpicano a poca distanza dal mare fino a 2000 m di altezza.
PARCO NAZIONALE DELLA SILA
Centocinquantamila ettari di ricchezze naturali uniche nel suo genere, l’Altopiano della Sila si estende in Calabria tra le province di Cosenza, Crotone e Catanzaro. Un patrimonio naturale, dove la diversità dei paesaggi, la varietà di specie animali e vegetali e la bellezza dei luoghi hanno reso possibile la costituzione del Parco Nazionale della Sila che ne tutela i tesori. Si tratta del più vecchio parco nazionale della Calabria, tra i primi 5 nati in Italia. Un’area che, pur conservando il suo primordiale aspetto di zona selvaggia e incontaminata, colpisce il visitatore grazie ai tanti caratteristici paesini che ospita, alla squisita accoglienza, all’opportunità di praticare numerosi sport outdoor.
AREA MARINA PROTETTA CAPO RIZZUTO
L’Area marina protetta Capo Rizzuto è situata nella zona centro-orientale della Calabria ionica ed interessa il tratto di mare antistante il territorio dei comuni di Crotone ed Isola Capo Rizzuto, ricoprendo una superficie di circa 14.721 ettari e si estende sulla linea di costa per ben 42 chilometri. L’AMP, istituita nel 1991, prende il nome da Capo Rizzuto, promontorio posto nella posizione più meridionale di tutta l’area ed antistante l’omonima cittadina. L’istituzione dell’area protetta persegue una duplice finalità: la preservazione di un tratto di costa molto pregiato dal punto di vista ambientale e la tutela del vasto e ricco patrimonio archeologico, presente sui fondali marini.
ZONA SPECIALE GOLE DI RAGANELLO
La Riserva Naturale Biogenetica Gole del Raganello, istituita nel 1987 e ricadente nel perimetro del Parco Nazionale del Pollino come Zona di Protezione Speciale per la conservazione di habitat essenziale per alcune specie di uccelli selvatici, copre un’area di 1.600 ettari lungo il versante sud orientale del Massiccio del Pollino. La Riserva si estende a ridosso del confine con la Basilicata. La valle del torrente Raganello si caratterizza come tipica vallata fluviale, incisa profondamente con pareti rocciose strette a canyon e a strapiombo sul letto del torrente. La vegetazione è costituita da popolazioni di pino loricato e pino laricio, mentre la fauna vede la presenza di cinghiali, lepri, volpi, l’aquila reale, il falcopellegrino, il corvo imperiale.
CAMPANIA
AREA MARINA REGNO DI NETTUNO
Il Regno di Nettuno deve la sua incredibile ricchezza di habitat grazie alla sua particolare posizione geografica, caratteristica che convinse Anton Dohrn, studioso tedesco amico di Charles Darwin, a stabilire tra Napoli ed Ischia i suoi studi ed a costruire il primo istituto di biologia marina al mondo nel 1872. I fondali ed il mare dell’AMP comprendono un’importante varietà di ambienti, in particolare, aree di coralligeno con formazioni di alghe rosse, madrepore e coralli.
AREA MARINA COSTA INFRESCHI E MASSETA
La “Costa degli Infreschi e della Masseta”, che si estende tra gli abitanti di Marina di Camerota (a Nord) e di Scario (a Sud), è tra le aree protette della Campania quella con la storia più recente. Situata all’estremità meridionale dell’altopiano cilentano, è nota per la bellezza selvaggia del paesaggio emerso, quasi per nulla antropizzato, ma ancora poco conosciuta per i suoi spettacolari ambienti sottomarini e la pregevolissima qualità delle acque. Caratteristiche salienti di questo litorale sono le alte falesie calcaree, propaggini del monte Bulgheria, e le numerose grotte, molte delle quali anche sommerse o semisommerse, che hanno ospitato l’uomo fin dalla preistoria.
PARCO DEL PARTENIO
Considerato il Polmone verde della Campania, si estende per 15.600 ettari e comprende 22 comuni nelle province di Avellino, Benevento, Caserta e Napoli. Un parco estesissimo dove le numerose grotte e le doline testimoniano la natura carsica del territorio. I boschi sono ricchi di lecci, querce, castagni che caratterizzano la maggior parte il parco. Ad alta quota ci sono distese di prati e coltivazioni arboree utilizzate per i pascoli. Inoltre il territorio è ricco di numerose specie di fiori tra i quali spicca il giglio Martagone, simbolo del parco, il garofano selvatico e la viola tricolore. All’interno del parco, troviamo l’oasi naturalistica del WWF con tanti esemplari di flora e fauna molto rari.
PARCO NAZIONALE DEL VESUVIO
Il Parco Nazionale del Vesuvio, istituito nel 1995, ha sede nel comune di Ottaviano, nella provincia di Napoli. Interessa 14 comuni e si estende per circa 8500 ettari. Nonostante l’area del Parco sia completamente inserita in un contesto estremamente antropizzato, ospita una comunità faunistica molto interessante, formata da circa 250 specie, tra le quali gli uccelli rappresentano la parte più ricca.
La flora è formata da oltre 600 specie, di cui il 40% costituito da specie mediterranee, il 20% da specie cosmopolite, e solo 18 specie endemiche, tra cui la rara Silene giraldi, presente, oltre che sul Vesuvio, anche a Capri ed a Ischia.
PARCO DEI CAMPI FLEGREI
Il Parco comprende i principali siti e monumenti archeologici del territorio flegreo, che costituisce un contesto singolare per storia, natura, paesaggio, caratterizzato da un’attività vulcanica intensa e inesauribile che si manifesta in molteplici forme: bradisismo, vapori termali, sorgenti d’acqua, fumarole e un elevato numero di vulcani attivi. Questa atmosfera ricca di storia e di archeologia che emerge a ogni passo percorrendo i Campi Flegrei e si fonde con la natura e con lo splendido mare, ne fa un luogo davvero speciale, da custodire con la massima cura. Questo il ruolo del Parco Archeologico dei Campi Flegrei: salvaguardare il patrimonio e contribuire alla valorizzazione dei tanti siti e monumenti che costellano il territorio, integrandoli in un unico grande parco diffuso.
PARCO DEL MATESE
Lungo tutta la zona infatti sorgono diversi laghi e fiumi, come il lago Matese, il lago Letino e il lago di Gallo, mentre tra i corsi d’acqua segnaliamo almeno uno dei due affluenti del Volturno, il fiume Lete, noto per le sue acque minerali, a dispetto di una breve percorrenza. Quello che gli amanti della natura non possono perdersi è inoltrarsi nel territorio del Matese, possibilmente a piedi per fare trekking o in bicicletta, una volta raggiunto con altri mezzi la zona del parco.
EMILIA ROMAGNA
PARCO NAZIONALE DELL’APPENNINO TOSCO-EMILIANO
Il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano offre una grande varietà di luoghi storici, habitat naturali e paesaggistici. Il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano racchiude in sé la maggior parte degli elementi naturali che caratterizzano il crinale Appenninico settentrionale. Il suo territorio si presenta come un complesso mosaico di ambienti corrisponde una biodiversità straordinariamente ricca. Dalle cime si aprono grandi panorami su praterie di vetta, brughiere, boschi di faggio e conifere, valli profonde e impetuosi corsi d’acqua che si gettano in tranquilli laghetti montani e preziose torbiere.
PARCO NAZIONALE DELLE FORESTE CASENTINESI, MONTE FALTERONA E CAMPIGNA
A meno di 50km da Firenze e Forlì, a cavallo del crinale appenninico, si estende uno dei patrimoni forestali più importanti d’Italia, considerato un vero e proprio paradiso per gli amanti della montagna e della natura. Si tratta di un’area molto particolare non solo perché propone a chi la visita un’estrema varietà di paesaggi ma anche perché è in grado di offrire un ventaglio di opportunità, itinerari ed esperienze a dir poco incredibili. Passeggiando tra abeti, freschi ruscelli e suggestive cascate, si respira la mistica atmosfera di luoghi come gli eremi di Camaldoli e La Verna che nei secoli hanno accolto importanti personaggi di fede e di pensiero (Dante Alighieri, Ludovico Ariosto, San Romualdo e San Francesco d’Assisi).
PARCO FLUVIALE REGIONALE DEL TARO
L’intero ecosistema del Parco è dettato dal regime torrentizio del fiume che, a causa del suo flusso continuo e irregolare, trasforma il paesaggio circostante al variare delle stagioni. Cespuglieti di salici, arbusteti, grandi praterie, aree boscate e coltivate definiscono i caratteri della flora dell’intera area nella quale sono state riconosciute ben 800 specie suddivise in 100 famiglie botaniche differenti. Ma è soprattutto dal punto di vista faunistico che il parco riveste una grande importanza. Ogni anno oltre 250 specie di uccelli – come la Garzetta, la Nitticora, la Sterna comune, l’Occhione e il Topino – si fermano in questo piccolo “polmone verde” a nidificare, mentre numerosi mammiferi lo attraversano per raggiungere gli Appennini o la pianura circostante.
PARCO REGIONALE DEI 100 LAGHI
Quest’area protetta è un luogo incredibile per il mix di natura e turismo, cultura e storia che è in grado di offrire ai suoi visitatori. Tra piccoli insediamenti e borghi arroccati, tra placidi pascoli e boschi incontaminati, il parco si presenta come un patrimonio di biodiversità floreale e faunistica unico nel cuore del grande Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano. Attraversato dal lungo cammino dell’Alta Via dei Parchi, presenta ambienti composti da habitat naturalistici differenti che, a partire dal fondovalle collinare dei fiumi Parma e Cedra, scandiscono l’ambiente circostante fino a raggiungere le vette più alte (oltre 1800 m s.l.m. del monte Sillara).
PARCO REGIONALE DEI SASSI DI ROCCAMALATINA
Il parco, che si estende per più di 2mila ettari, comprende i comuni di Guiglia, Marano sul Panaro e Zocca. Il fiume Panaro scorre poco più in là, in direzione di Modena. Tutt’intorno diversi luoghi di interesse storico punteggiano l’orizzonte. C’è la Pieve di Trebbio, fondata probabilmente tra l’XI e il XII secolo; i suggestivi borghi medievali di Castellino delle Formiche e Castellaro, e alcuni esempi di architettura rurale in località come La Grilla, Pugnano e Ronzone. Sito di Interesse Comunitario e Zona di Protezione Speciale, nel Parco convivono ecosistemi diversi che registrano la presenza di specie arboree come la mediterranea erica a fianco di altre, invece, tipiche di alta quota come il faggio e il mirtillo. Boschi, rocce, grotte, corsi d’acqua caratterizzano l’intera area attorno ai grandi torrioni e le radure circostanti si popolano di campi di orchidee, anemoni, campanellini, gigli.
PARCO REGIONALE DELLA VENA DEL GESSO
La Vena del Gesso Romagnola spicca tra le eccellenze dell’Appennino settentrionale come unica catena montuosa costituita quasi esclusivamente da gesso. La spettacolare bastionata gessosa con pareti alte, a tratti, oltre un centinaio di metri è da considerare un vero e proprio “monumento geologico” che caratterizza, in modo indelebile, il basso Appennino imolese e faentino. Incastonata tra la più antica Formazione Marnoso-arenacea a sud e la più recente Formazione Argille Azzurre (calanchi) a nord, la Vena del Gesso si estende, per uno sviluppo lineare di circa 25 chilometri tra le Province di Bologna e Ravenna.
PARCO STORICO DI MONTE SOLE
Il Parco Storico Regionale di Monte Sole abbraccia quasi interamente l’area colpita dagli eccidi degli anni 1943-45 dei quali dal 1989, anno della sua istituzione, è chiamato a tenere viva la memoria. Qui, nel territorio dei comuni di Marzabotto, Monzuno e Grizzana Morandi, nella prima montagna bolognese, sono i luoghi significativi per la storia del territorio e della comunità locale durante la seconda guerra mondiale: ruderi di case e chiese, alcuni recentemente restaurati, oltre a punti di interesse artistico e naturalistico, raggiunti anche da percorsi tematici.
PARCO DEL FRIGNANO
Siamo nell’Alto Appennino dell’Emilia Romagna, nel Parco del Frignano, la sua sede amministrativa si trova a Pievepelago, uno dei principali centri di interesse turistico del crinale tosco-emiliano. Chi ama il turismo naturalistico e si sta chiedendo dove poter fare escursioni tra Toscana ed Emilia Romagna, può trovare ciò che cerca nell’area protetta del Parco del Frignano. Ad accoglierlo ci sarà una grande varietà di fauna e flora. La fauna che caratterizza il Parco del Frignano è molto amata da fotografi naturalisti e avventurieri. Con un’escursione al Parco sarà possibile imbattersi in diversi animali tipici di questo territorio: lupo, rapaci fiurni, anfibi, rettili, donnole, faine, tassi, caprioli e cinghiali).
FRIULI VENEZIA GIULIA
PARCO NATURALE REGIONALE DELLE DOLOMITI FRIULANE
Il Parco ha come obiettivo generale la conservazione delle peculiarità del territorio migliorando l’ambiente naturale e le sue risorse, ma anche quello di perseguire uno sviluppo compatibile all’interno dei confini del suo territorio. Il territorio del Parco naturale delle Dolomiti Friulane interessa ambienti dove non troviamo abitati, anche se la presenza dell’uomo e del suo lavoro ha lasciato delle tracce significative. In tutto il territorio possiamo trovare malghe, ruderi di ricoveri per pastori, casere, mulattiere, sentieri e numerosi altri segni della presenza dell’uomo creando inserimenti nel totale rispetto degli equilibri ambientali e naturalistici.
PARCO NATURALE DELLE PREALPI GIULIE
Il Parco naturale regionale delle Prealpi Giulie è stato istituito nel 1996 e si estende su poco meno di 100 km2 compresi nel territorio dei comuni di Chiusaforte, Lusevera, Moggio Udinese, Resia, Resiutta e Venzone in provincia di Udine. Include le parti più elevate delle catene del Monte Plauris (m 1958), dei Monti Musi (m 1869) e del Monte Canin (m 2587), scendendo di quota solo in corrispondenza della frazione di Povici a Resiutta e nella Valle del Torrente Mea a Lusevera. La specificità della zona è determinata dal contatto di tre aree biogeografiche diverse, mediterranea, illirica ed alpina, che concorrono a determinare una straordinaria biodiversità.
AREA MARINA PROTETTA DI MIRAMARE
La Riserva è situata all’interno di un polo turistico che coniuga aspetti naturalistici e storico-culturali. Appena più in là, ci sono infatti il parco e il Castello di Miramare, museo e dimora storica di suggestiva bellezza; il Bio.Ma., Museo Immersivo dell’Area Marina Protetta di Miramare, ospitato presso l’ala destra delle ex Scuderie di Miramare. L’area marina protetta di Miramare, gestita dal WWF Italia su delega del Ministero dell’Ambiente, partecipa fin dagli anni Settanta al programma “Uomo e Biosfera” – Man and the Biosphere Programme (MaB), un programma intergovernativo nato nel 1971 nel corso della 16° Conferenza Generale UNESCO con lo scopo di fornire basi scientifiche alle azioni di impulso all’uso sostenibile e razionale, oltre che alla conservazione, delle risorse della cosiddetta “biosfera”, incoraggiando, allo stesso tempo, formule equilibrate di gestione nel rapporto uomo/ambiente a livello globale.
PARCO DELLE COLLINE CARNICHE
Il Parco deve il suo nome alla dolcezza dei rilievi presenti che formano una serie di colli esposti al sole e coperti da prati e boschi. L’ambito delle “Colline” ondulate è unico in regione per il valore paesaggistico e anche dal punto di vista degli insediamenti abitativi, per la presenza di borghi abitati ad una quota intermedia tra il fondovalle e gli alpeggi. Unici sono gli antichi stabili, ancora oggi abitati, ad alta quota di Pani di Raveo ed Enemonzo e Valdie. I centri abitati più prossimi sono Villa Santina, Invillino, Enemonzo e le sue frazioni, Raveo ed Esemon di Sopra, Lauco con gli abitati di Trava, Allegnids, Avaglio, Buttea, Vinaio.
RISERVA NATURALE DELLE FALESIE DI DUINO
La Riserva naturale delle Falesie di Duino si estende per 107 ettari offrendo una ricca biodiversità che dà vita a un paesaggio unico, caratterizzato da bianchi ciglioni calcarei a picco sul mare. Lungo la Riserva si trova il famoso sentiero Rilke che porta da Sistiana al Castello di Duino, circondato dalla tipica vegetazione continentale. Si passa dal bosco alla macchia mediterranea con lecci, carpini e arbusti.
In questo luogo vicino rettili quali serpenti, vipere e lucertole e nidificano molti uccelli sedentari: il gabbiano reale, il corvo imperiale e il falco pellegrino, quest’ultimo a rischio estinzione.
RISERVA NATURALE CUCCO
La Riserva Naturale Biogenetica Integrale dello Stato Cucco interessa una piccola foresta di pino nero austriaco di provenienza illirica (21 ettari) nel Comune di Malborghetto-Valbruna (UD). Si trova ad una quota di circa 800 metri nel tratto in prossimità dell’abitato di Malborghetto, nella pendice detritica del Monte Alpe Piccola. Occupa il margine inferiore dell’Alpe Piccola nelle immediate vicinanze con il fondo valle. Il versante di insediamento è di modesta pendenza (15-30°), esposto a sud, ben modellato e in buona fase di consolidamento anche se non sono rari gli affioramenti rocciosi.
LAZIO
PARCO NAZIONALE DEL CIRCEO
ll Parco Nazionale del Circeo è un parco tutto particolare poiché è una delle poche aree protette dove si possono distinguere nettamente gli ambienti. All’interno di questi si è instaurata una biodiversità di alto valore naturalistico. Quest’area, piccolo residuo di quella che un tempo fu l’antica e inospitale “Selva di Terracina”, è scampata agli interventi di prosciugamento e appoderamento ed è stata così risparmiata dal totale disboscamento. La Foresta del Parco Nazionale del Circeo si estende per circa 3.300 ettari, degli originali 11.000 esistenti prima della bonifica, è conosciuta come la “Selva di Circe” e dà al visitatore un fascino d’altri tempi. L’importanza di questa foresta risiede, tra l’altro, nell’esistenza di zone più o meno estese che hanno conservato la peculiare caratteristica di “foresta planiziale” ovvero “foresta allagata”.
PARCO NATURALE DELL’APPIA ANTICA
È tra i parchi più grandi e conosciuti di Roma. Un’area protetta, istituita nel 1988, unica nel panorama italiano dei parchi naturali e con pochi paragoni storici, monumentali e paesaggistici al mondo. A partire dalle mura Aureliane, si estende nel settore sud-orientale della Capitale e comprende le prime undici miglia (sedici chilometri) dell’antica via consolare: racchiude la valle della Caffarella, la zona degli Acquedotti e giunge laddove l’Appia Antica incrocia la via Appia Nuova, fino alla località Frattocchie nel Comune di Marino.
PARCO REGIONALE DEI CASTELLI ROMANI
Il Parco dei Castelli Romani, si estende su di una superficie di 15mila ettari, 27mila se si considera l’area contigua e con questa rappresenta il secondo parco del Lazio per estensione, interessando 16 Comuni. I Guardiaparco che svolgono tra le varie mansioni, attività di sorveglianza e vigilanza, in materia di ambiente e gestione del territorio (tagli boschivi, edilizia, attività venatoria, rifiuti, acque, pesca nelle acque interne, difesa dei boschi dagli incendi e tutte le altre attività svolte nei rispettivi territori che sono sottoposti a vincolo paesaggistico-ambientale), segnalano quotidianamente alle amministrazioni e agli altri organi competenti numerosi reati, intervenendo nelle azioni di repressione e negli illeciti di loro competenza.
PARCO NATURALE DELLA VALLE DEL TREJA
Il Treja è un modesto corso d’acqua che sorge dai monti Sabatini per confluire nel Tevere all’altezza di Civita Castellana. Sono circa 30 km di percorso nei quali attraversa una campagna in buona parte coltivata, ma le acque nel tempo hanno creato un mondo ancora selvatico: è quello delle forre, scavate nei teneri tufi dell’antico vulcano sabatino. E’ quello dei boschi l’ambiente più rappresentato, un nastro verde che seguendo il corso d’acqua serpeggia nella campagna circostante. Quanto alla biodiversità, flora e fauna presenti pure sono di tutto rispetto e annoverano specie anche rare, che trovano rifugio e tranquillità negli ambienti del parco.
PARCO NATURALE DI BRACCIANO MARTIGNANO
Il Parco Naturale Regionale di Bracciano Martignano, compreso nell’ampio sistema vulcanico dei monti Sabatini, si sviluppa sui resti di antichi vulcani, in parte alterati dagli agenti atmosferici o dall’azione dell’uomo, oppure mascherati dal rigoglioso sviluppo della vegetazione che trova qui suoli particolarmente fertili, grazie alla ricchezza in minerali, dovuta proprio all’origine vulcanica della terra.
LIGURIA
PARCO NAZIONALE DELLE CINQUE TERRE
Il Parco Nazionale delle Cinque Terre, riconosciuto dall’UNESCO e dichiarato patrimonio mondiale dell’umanità,
con i suoi 3.868 ettari è il Parco Nazionale più piccolo d’Italia ma presenta una grandissima ricchezza di specie e ambienti,
che vanno da quelli tipici delle coste a falesia ai boschi sommitali.
Un’ulteriore contributo alla biodiversità arriva dalle biocenosi dell’Area Marina Protetta delle Cinque Terre,
un lembo di mare che fa parte anche di Pelagos, il Santuario dei Cetacei del mare Mediterraneo. Il paesaggio che si presenta agli occhi dei visitatori è quanto realizzato dall’opera dell’uomo iniziata molti secoli fa: migliaia di chilometri di muretti a secco che sostengono i terrazzamenti, i cosiddetti ciàn, coltivati a vite, e in qualche caso a olivo, che caratterizzano l’immagine delle Cinque Terre oltre a tutelare il territorio dal dissesto idrogeologico
PARCO ALPI LIGURI
Diffuso a macchia di leopardo al margine occidentale della Liguria, tra il confine francese e il basso Piemonte, il Parco delle Alpi Liguri si estende per 6000 ettari ed interessa tre valli distinte, ciascuna caratterizzata da flora e fauna specifiche. La biodiversità, la ricchezza di paesaggi unici, gli eventi legati alla cultura e alla tradizione dei suoi borghi, rendono questo parco naturale uno dei luoghi più belli ed interessanti d’Italia. Il Parco fu istituito nel 2007, dopo una gestazione iniziata nei primi anni ’70 quando fu individuata un’area comprensiva dei territori di 39 comuni tra le provincie di Imperia e Savona. Area poi ridotta ai 7 comuni della Provincia di Imperia e distribuita tra l’Alta Valle Argentina con le su vette mozzafiato, l’Alta Valle Arroscia con i suoi pascoli montani e l’Alta Val Nervia a ridosso del mare
PARCO NATURALE REGIONALE DEL BEIGUA
Uno spettacolare balcone naturale formato da montagne che si affacciano sul mare: ventisei chilometri di crinali montuosi che costituiscono una delle zone più ricche di geodiversità e biodiversità della regione a due passi dalla Riviera Ligure. Il comprensorio del Parco Naturale Regionale del Beigua, la più vasta area naturale protetta della Liguria, grazie all’eccezionale patrimonio geologico, dal 2005 è entrato a far parte delle reti internazionali come Geoparco Europeo e Mondiale e nel 2015 è stato riconosciuto come sito UNESCO ed inserito nella prestigiosa lista degli UNESCO Global Geoparks. Il Beigua Geopark, che si estende per 39.230 ettari, comprende l’intera superficie classificata come “Parco Naturale Regionale del Beigua.
PARCO NATURALE DI PORTO VENERE
Il Parco naturale regionale di Porto Venere è un parco naturale della Provincia della Spezia, in Liguria. Comprende il comune di Porto Venere, con le isole Palmaria, Tino e Tinetto. Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco
Dal 1997 il parco di Porto Venere, insieme alle isole Palmaria, Tino, Tinetto ed alle Cinque Terre è stato inserito tra i Patrimoni dell’umanità dell’UNESCO. Il Parco Naturale di Porto Venere racchiude nei suoi 400 ettari luoghi di grande valore ambientale, storico e culturale. Il borgo antico, le Isole Palmaria, Tino, Tinetto e l’Area Marina Protetta sono testimonianze preziose di un rapporto armonioso tra uomo e natura
LOMBARDIA
PARCO NAZIONALE DELLO STELVIO
l paesaggio del Parco Nazionale dello Stelvio, uno delle otto zone protette dell’Alto Adige, è caratterizzato da maestose creste, rigogliose foreste, spumeggianti torrenti e verdeggianti praterie d’alta montagna. Si tratta di una delle aree protette più vaste delle Alpi e comprende tipiche vallate modellate dall’azione dei ghiacciai e delle acque, che discendono dal maestoso Gruppo Ortles-Cevedale con il “Re Ortles”, alto quasi 4.000 m s.l.m. Istituito nel lontano 1935, il Parco Nazionale dello Stelvio è l’area protetta più vecchia dell’Alto Adige e comprende i comuni Stelvio, Prato allo Stelvio, Glorenza, Tubre, Malles, Lasa, Silandro, Martello, Laces e Ultimo.
PARCO DELL’ADAMELLO
Il Parco dell’Adamello copre ben 51.000 ettari di territorio montuoso a nord-est della Provincia di Brescia; l’area protetta comprende il versante lombardo del gruppo dell’Adamello fino alle sponde del Fiume Oglio in Valle Camonica. Il Parco prende il nome proprio dall’Adamello, il ghiacciaio più grande d’Italia, dalle cui nevi spunta l’omonima cima con i suoi 3.539 di altezza. Oltre 1.000 km di sentieri permettono agli amanti della montagna di esplorare il Parco in ogni suo aspetto. Percorsi per escursionisti e passeggiate semplici attraversano una moltitudine di aspetti naturali e paesaggistici da non perdere: boschi e torbiere, laghi di alta quota e impervi costoni rocciosi.
PARCO ADDA NORD
Il Parco Adda Nord si estende nei territori rivieraschi dell’Adda attraversando l’alta Pianura e la valle del lago di Como comprendendo i laghi di Garlate ed Olginate. In questo tratto il fiume si snoda tra rive incassate, con tipici affioramenti del “ceppo” e costituisce un paesaggio caratteristico che alterna zone a tratti fittamente boscate e aree più antropizzate. Il fiume e il territorio circostante sono ricchi di significative testimonianze storiche che rimandano ad epoche diverse e lontane.
All’altezza di Paderno d’Adda ti troverai in uno spettacolare canyon di ceppo, la Forra d’Adda: “Monumento Naturale del Parco Adda Nord”.
PARCO ALTO GARDA BRESCIANO
L’area del parco si sviluppa da un’altitudine minima di 65 metri sul livello del mare, ai quasi 2.000 metri delle vette nella parte interna. Gli spettacolari paesaggi variano dagli ambienti mediterranei del lago a quelli alpini delle montagne: ne fanno una delle mete ideali per diversi tipi di esperienze a contatto con la natura più selvaggia. Il parco è un complesso ecosistema che comprende diverse aree: l’azzurro delle acque del lago, la foresta Gardesana Occidentale che copre oltre un terzo del parco ad un’altitudine media di 600 metri, le dolci colline di Gargnano, fino alle falesie nell’alto lago.
PARCO REGIONALE CAMPO DEI FIORI
Si Sviluppa a nord della città di Varese e comprende due importanti massicci, il Campo dei Fiori (1226m), una cresta allungata in senso latitudinale per oltre 5km, e la Martica (1032m). Il parco è sede di importanti fenomeni carsici: sono note più di 130 grotte, per un’estensione complessiva della rete di gallerie di circa 30km. La vegetazione è molto varia: sul Campo dei Fiori si trovano castagneti e faggete, nelle vallette ombrose boschi misti di frassino, carpino bianco, acero montano, ciliegio, tiglio e farnia, lungo i corsi d’acqua l’ontano nero. Sui versanti assolati del Monte Martica crescono roverella, betulla e pino silvestre, mentre le rupi ospitano specie rare delle Prealpi calcaree.
LUCANIA
PARCO NAZIONALE DEL POLLINO
Incastonato tra Basilicata e Calabria, il parco nazionale del Pollino è un paradiso per gli amanti delle escursioni in mezzo alla natura, ma riserva anche piacevoli soprese “artistiche” con suggestivi borghi inerpicati su colline e montagne. Nel 2015 è stato riconosciuto come geoparco e inserito dall’Unesco tra i siti patrimonio dell’umanità.
PARCO NAZIONALE DELL’APPENNINO LUCANO
Istituito nel 2007, il Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese è una delle più ampie aree protette della Basilicata dopo il Pollino. Entro i suoi confini sono compresi 69 mila ettari di territorio, dispiegati in quattro ambiti territoriali: l’Alta Val d’Agri, la Val Camastra, l’Alta Valle del Melandro e il Lagonegrese. Sovrano del Parco è il fiume Agri, che lo attraversa da nord a sud, fino a sfociare nel golfo di Taranto. Intorno al corso d’acqua – il secondo della Basilicata, per lunghezza e portata, dopo il Basento – si è sviluppato un intero mondo caratterizzato da uno stile di vita legato alla natura, fatto di borghi antichi e moderne stazioni sciistiche, immersi in paesaggi incontaminati.
PARCO GALLIPOLI COGNATO
ll Parco di Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti Lucane si estende per 27.027 ettari nel territorio dei comuni di Accettura, Calciano, Oliveto Lucano in provincia di Matera, Castelmezzano e Pietrapertosa in provincia di Potenza. Il Parco racchiude e protegge un’ampia area situata al centro del territorio della Basilicata che presenta importanti valori naturalistici, storici ed etno-antropologici. Ricca è la presenza dei corsi d’acqua sotto forma di torrenti e sorgenti, di carattere stagionale. Il Parco è un prezioso scrigno della biodiversità in Italia per la ricchezza di specie a volte uniche sia per quanto riguarda la flora che la fauna.
PARCO DEL VULTURE
Il Parco del Vulture è un’area naturale protetta della Basilicata che si estende alle pendici del Monte Vulture, antico vulcano ormai spento, per 57.496 ettari e che comprende i comuni di Atella, Barile, Ginestra, Melfi, Rapolla, Rionero in Vulture, Ripacandida, Ruvo del Monte e San Fele, tutti appartenenti alla Provincia di Potenza. A rendere unica quest’area è la sua ricchissima biodiversità, dovuta alla varietà dell’ecosistema e ai differenti climi delle quote altimetriche, concentrata in un territorio ristretto. Da qui deriva la sorprendente diversificazione del paesaggio, caratterizzato da un’alternanza di montagne e colline, prati in fiore e fiumi, laghi e fitti boschi.
MARCHE
PARCO NAZIONALE DEL GRAN SASSO E MONTI DELLA LAGA
Esteso su una superficie di circa 150.000 ettari, il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è una meta perfetta per un soggiorno all’insegna di storia, natura e relax. Il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è uno dei tre parchi nazionali presenti in Abruzzo ed è una delle riserve naturali protette più grandi d’Italia. Il progetto ambientale, turistico e culturale del Parco mira non solo alla salvaguardia delle bellezze naturali di questa zona ma anche alla tutela e alla valorizzazione di un patrimonio fatto di tradizioni centenarie
PARCO NAZIONALE DEI MONTI SIBILLINI
Il Parco Nazionale dei Monti Sibillini che si erge nel cuore dell’Italia, tra le Marche e l’Umbria, è un vasto massiccio montuoso caratterizzato da oltre venti vette che superano i duemila metri di quota e che raggiungono, con il M. Vettore i 2.476 m. Il territorio, di origine prettamente calcarea, è stato profondamente modellato dall’azione dei ghiacciai del Quaternario che ha dato origine a splendidi circhi glaciali, come quelli del Vettore e del M. Bove e a tipiche valli ad “U”, nonché dai fenomeni carsici che risultano particolarmente evidenti in tutta l’area e nei Piani di Castelluccio.
PARCO SASSO SIMONE E SIMONCELLO
Nel cuore del Montefeltro, nella zona più settentrionale dell’Appennino umbro-marchigiano, vi è un’area protetta di 4.991 ettari, il Parco Naturale Regionale Sasso Simone e Simoncello costellato di borghi e centri storici. A dare il nome al Parco sono due enormi massi calcarei, il Sasso Simone e il Simoncello, che dominano un paesaggio formato da misteriose foreste, pascoli e calanchi argillosi. Qui gli spazi sono liberi, la natura è selvaggia, il silenzio è sacro. Al centro del parco, con i suoi 1415 m svetta il Monte Carpegna, dalla cima arrotondata ricoperta da prati a pascolo.
PARCO DEL CONERO
Il Parco del Conero è un parco dalle mille sfaccettature, a picco sul mare e con una zona collinare che si incunea nell’entroterra, ci sono punti da cui potete godere di panorami mozzafiato che spaziano sull’intera Riviera del Conero, ma anche visitare siti storici di particolare fascino.
Il Parco rappresenta un’eccellenza nell’intera costa adriatica, questa area naturale protetta sorge infatti intorno all’unico promontorio costiero fino al Gargano
PARCO DELLA GOLA DELLA ROSSA E DI FRASASSI
Il Parco Naturale Regionale della Gola della Rossa e di Frasassi, con sede nel borgo di Castelletta, frazione di Fabriano, ha una superficie di 10.026 ettari. È un’oasi di natura che offre la possibilità di praticare numerosi sport all’area aperta. Sulle verticali pareti calcaree delle Gole e dei principali rilievi montuosi sono state aperte nel corso degli anni molte vie di roccia, sia nello stile dell’alpinismo classico che della moderna arrampicata sportiva. Alcune aree sono considerate delle “palestre”, frequentate assiduamente per allenamento ed esercitazione.
PARCO DEL MONTE SAN BARTOLO
Il Parco Naturale del Monte San Bartolo segna l’inizio del sistema collinare della costiera del centro Italia, immediatamente susseguente ai ben noti lidi turistici dell’Adriatico Settentrionale. Si affaccia, con una spettacolare falesia sul Mare Adriatico e raggiunge le sue massime quote sulle colline del San Bartolo, Castellaro e nei nuclei abitati di Casteldimezzo e Fiorenzuola di Focara.
MOLISE
RISERVA STATALE COLLEMELUCCIO
Ubicata nel territorio del comune di Pescolanciano (IS), con un intervallo altimetrico compreso tra 920 e 1284 m s.l.m. e confinante a nord con il Regio Tratturo Celano-Foggia, è caratterizzata da formazioni argillose che danno vita ad una morfologia morbida e ondulata, quasi priva di affioramenti rocciosi.
RISERVA STATALE MONTEDIMEZZO
La Riserva è interamente boscata: il soprassuolo è rappresentato dalla fustaia di cerro, nella fascia inferiore, e di faggio in quella superiore. La composizione floristica arborea è arricchita da numerose altre specie autoctone come l’acero di Lobelius, gli aceri montano, campestre e riccio, il carpino bianco, il frassino maggiore, il nocciolo, il sorbo degli uccellatori, il ciliegio, il pero ed il melo selvatici, il prugnolo e tante altre, importanti per l’alimentazione della fauna selvatica
RISERVA PESCHE
Si sviluppa nell’area a monte dell’abitato, caratterizzata da superfici boscate, cespuglieti e prati-pascoli. I segni dell’uomo sono presenti ovunque: evidenti sono le tracce dell’intensa frammentazione terriera privata, degli antichi ricoveri (pagliari) utilizzati dai pastori e degli spietramenti dei campi.
PIEMONTE
PARCO NAZIONALE VAL GRANDE
Costituito da circa 15.000 ettari di territorio racchiusi tra il Lago Maggiore e la Val Cannobina è definito dall’Ass. mondiale Wilderness “l’unica area naturale europea che conserva integralmente originali caratteristiche ambientali”. E’ un territorio chiuso, protetto da aspre montagne, accessibile solo attraverso valichi percorribili a piedi. Oggi è disabitato e regno di una natura selvaggia. E’ proprio la ricchezza e la varietà della vegetazione una delle caratteristiche più interessanti della valle, abitata da camosci, caprioli, volpi, aquile.
PARCO DEL MONVISO
Il suo territorio si estende su una superficie di 8334 ettari tra l’alta Valle Po e Valle Varaita. Una vastissima area protetta nel cuore delle Alpi Cozie. Alle alte quote possiamo trovare lo stambecco e il camoscio. Scendendo di altitudine troviamo cervi e caprioli, volpi e cinghiali. Anche la flora è molto varia con ben 500 specie diverse di piante superiori. L’ambiente è frequentato da escursionisti che possono ammirare la stupefacente sequenza di laghi, specchi d’acqua dove il Monviso si rispecchia
PARCO DELLE ALPI MARITTIME
Montagne selvatiche, severe pareti di gneiss e granito, laghi glaciali incastonati nella roccia, pascoli e animali. Qui la biodiversità è di casa: un territorio da scoprire passo dopo passo lungo una straordinaria rete di sentieri di caccia, mulattiere militari e antiche vie del sale che conducono a colli, vette, rifugi alpini e, infine, al mare. E’ situato al confine con la Francia. Il territorio è particolarmente aspro, con un’assoluta predominanza di zone rocciose di origine glaciale come pure i laghetti.
RISERVA DEI MONTI PELATI
La Riserva Naturale dei Monti Pelati si estende su un’area di circa 146 ettari. I Monti Pelati si presentano brulli e quasi completamente privi di vegetazione: una caratteristica dovuta alla natura della roccia che li compone, oltre che all’erosione causata dalle precipitazioni. Il sottosuolo è formato principalmente da peridotite, una roccia magmatica di colore verde scuro, che si forma a grandi profondità e che è raro trovare in superficie. Essa è composta principalmente da olivina e da affioramenti di magnesite, materiali estratti fin dalla seconda metà del 1700 per l’utilizzo nella produzione di ceramica e di materiali refrattari. Oggi l’olivina viene impiegata per la produzione di vernici e guaine impermeabilizzanti.
IL PARCO NATURALE DEL TICINO
Il paesaggio del Parco Naturale del Ticino è fortemente caratterizzato dal fiume e dalla sua valle, che costituiscono un unicum di grande rilievo e bellezza. Accanto alla valle fluviale, il paesaggio della pianura irrigua testimonia le rapide trasformazioni che l’uomo ha praticato su questi territori. La presenza di numerosi fontanili, di grandi opere idrauliche, di antichi sistemi di coltivazioni e di altri elementi che caratterizzano il paesaggio agrario costituiscono un riferimento costante e di grande panoramicità nella valle del Ticino.
IL PARCO NATURALE DEI LAGHI DI AVIGLIANA
Il Parco naturale dei Laghi di Avigliana, istituito nel 1980, è situato allo sbocco della Valle di Susa, ai piedi del Monte Pirchiriano su cui sorge l’antica abbazia della Sacra di San Michele, in una caratteristica zona dell’anfiteatro morenico di Rivoli-Avigliana, distante poco più di 20 chilometri da Torino. Il territorio, pur nella sua limitata estensione, annovera una notevole varietà di ambienti e di situazioni ecologiche, in quanto sono presenti tre biotopi diversi seppur interconnessi, costituiti da due bacini lacustri e dai rilievi collinari e dalla zona umida dei Mareschi. L’elemento caratterizzante è rappresentato dai Laghi di Avigliana che sono, insieme alle imponenti formazioni moreniche che li circondano, una testimonianza degli ultimi due periodi glaciali.
PUGLIA
PARCO NAZIONALE DELL’ALTA MURGIA
Il territorio del Parco è caratterizzato da una suggestiva successione di creste rocciose, doline, dolci colline, inghiottitoi, cavità carsiche, scarpate ripide, lame, estesi pascoli naturali e coltivi, boschi di quercia e di conifere, dove l’azione perenne della natura si mescola e convive con quella millenaria dell’uomo che ha edificato masserie in pietra, a volte fortificate per difendersi dall’attacco dei predoni, dotate di recinti e stalle per le greggi, cisterne, neviere, chiesette, specchie e reticoli infiniti di muri a secco.
PARCO NAZIONALE DEL GARGANO
lL Gargano in soli 2000 Kmq di territorio concentra tanti ambienti ricchi di paesaggi dalle forti valenze naturalistiche e tantissime specie animali e vegetali diverse. Sulle coste alte e frastagliate si ergono a strapiombo sul mare azzurro, estese formazioni di pini d’Aleppo che si alternano alla macchia mediterranea, mentre il carsismo modella le rocce, creando cavità naturali marine e terrestri.
Sono ben 61, infatti, le specie di orchidee presenti nel Parco del Gargano e rappresentano la più alta concentrazione di queste piante in Europa.
PARCO COSTA OTRANTO – S. MARIA DI LEUCA – BOSCO TRICASE
Il sistema dei sentieri del Parco, rappresenta oggi una rete di connessione strategica tra i principali attrattori che questo vasto territorio esprime. La possibilità di collegare l’entroterra con la costa, i beni storici con quelli naturalistici, i siti archeologici con il paesaggio agrario offrono l’opportunità di attraversare, leggere ed interpretare le diverse unità paesaggistiche che il Parco contiene.
PARCO DUNE COSTIERE DI TORRE CANNE
L’area naturale protetta del Parco Regionale delle Dune Costiere da Torre Canne a Torre San Leonardo si estende tra i comuni di Fasano ed Ostuni, territorio ricco di patrimonio di interesse storico – archeologico come chiese rurali di mille anni di storia, frantoi ipogei e altri insediamenti rupestri come cripte, abitazioni, stalle e jazzi ricavati nelle grotte che si aprono sulle pareti laterali delle lame che scorrono fino al mare.
SARDEGNA
PARCO DELL’ARCIPELAGO DELLA MADDALENA
Il parco nazionale dell’arcipelago della Maddalena si estende su terra e mare per oltre 20 mila ettari. Abbraccia 180 chilometri di coste, comprendendo oltre 60 isole, grandi e piccole, granitiche e scistose, modellate da vento e correnti. Spiccano Budelli, Caprera, Razzoli, Santa Maria, Santo Stefano e Spargi, mete di indimenticabili tour in barca partendo da Baja Sardinia, La Maddalena, Palau e Santa Teresa Gallura.
PARCO DELL’ASINARA
Il tesoro naturalistico disseminato su 50 chilometri quadrati (e 110 chilometri costieri) fa parte del Comune di Porto Torres. La forma dell’isola è stretta e allungata, percorsa da una strada in cemento lunga 25 chilometri, cui sono collegati itinerari tematici, tracciati già nel XVII secolo, oggi valorizzati dall’ente parco. A separare l’Asinara dall’estremo nord-ovest della Sardegna – ossia da isola Piana, Capo Falcone e La Pelosa – è il passaggio dei Fornelli, un canale dipinto d’azzurro che dà nome all’edificio carcerario vicino al molo meridionale.
PARCO NAZIONALE DEL GENNARGENTU
L’area compresa nel perimetro del Parco Nazionale del Golfo di Orosei e del Gennargentu raccoglie più ambienti, montani e costieri, rappresentativi delle terre della Barbagia e dell’Ogliastra. Il Gennargentu vero e proprio rappresenta il più vasto complesso montano della Sardegna, le cui vette raggiungono le massime altezze con il Bruncu Spina (1.829 m.), la Punta Paulinu (1.792 m.) e la Punta La Marmora (1834 m.) da dove nelle giornate più limpide si possono toccare con lo sguardo tutte le coste dell’isola. Il massiccio costituisce il corpo centrale a cui si legano i monti circostanti della Barbagia, si distende sui vicini Supramonti e scivola fino al mare, a formare il Golfo di Orosei, il più selvaggio tratto di costa del Mediterraneo.
PARCO DI PORTO CONTE
Il parco regionale di Porto Conte, istituito nel 1999, si estende su cinquemila ettari di costa ed entroterra di Alghero. Il territorio, in gran parte pianeggiante, confina col mare per 60 chilometri: spiagge sabbiose si alternano a falesie a strapiombo. Il limite meridionale è la laguna del Calich, ‘polmone’ di varie specie animali. A nord ci sono monte Doglia e baia di Porto Conte. Al suo interno include gli scenari spettacolari delle punte Giglio e Cristallo, di Porticciolo e Cala Viola, le grotte di Capo Caccia e la foresta Le Prigionette, un tempo detta ‘dell’Arca di Noè’ perché vi sono stati introdotti, tra gli altri, daini, cavallini della Giara e asinelli bianchi.
PARCO DI TEPILORA
lL monte di Tepilora (530 metri) è l’elemento distintivo dell’area protetta: una punta rocciosa triangolare che si staglia sullo sfondo dei fitti boschi di Bitti: le foreste di Crastazza e le leccete, miste a macchia bassa, di sos Littos-sas Tumbas, dove vive una popolazione di daini. A caratterizzare la natura selvaggia è l’aquila reale, che nidifica nelle vicinanze del monte. Anche falchi pellegrini, poiane e sparvieri sorvolano la cima.
PARCO DI GUTTURU MANNU
Il Parco Naturale Regionale di Gutturu Mannu interessa un’area di 22 mila ettari compresa nei territori di diversi comuni della Città Metropolitana di Cagliari e della provincia del Sud Sardegna. Il parco prende il nome dal torrente Gutturu Mannu (dal sardo gutturu=gola e mannu=grande), la cui vallata occupa gran parte del territorio del parco e costituisce un autentico scrigno di biodiversità.
SICILIA
PARCO DI PANTELLERIA
Il Parco Nazionale di Pantelleria è il primo parco nazionale della Sicilia e copre l’80% della superficie dell’isola. È stato istituito ufficialmente a metà del 2016 e racchiude un territorio che coniuga millenni di storia, tradizioni e biodiversità: un legame fra uomo e natura unico nel suo genere. La posizione strategica al centro del Mediterraneo e la conformazione del territorio hanno fatto di quest’isola un autentico gioiello in cui la natura e l’uomo hanno convissuto e tutt’ora convivono in perfetta simbiosi.
PARCO DELL’ETNA
Con i suoi circa 3.300 metri di altitudine, l’Etna rappresenta una sorta di gigante di fuoco posto al cuore del Mar Mediterraneo: una considerazione necessaria, per comprendere quale straordinario ecosistema rappresenti oggi questo che è il vulcano attivo più alto d’Europa. Un’alta escursione termica, il susseguirsi continuo di eruzioni, la varietà di paesaggio (dal mare ai boschi alle colate laviche) ne fanno un habitat vario cui si adatta una incredibile quantità di specie animali e vegetali.
PARCO DELL’ALCANTARA
La porzione del fiume Alcantara che ricade nell’area protetta nasce vicino la cittadina di Randazzo, dove la catena montuosa dei Nebrodi incontra le pendici del versante nord dell’Etna. Le acque del Fiume Alcantara sfociano nel mar ionio tra i comuni di Calatabiano e Giardini Naxos. La morfologia di questa porzione di fiume è incredibilmente affascinante, le rocce vulcaniche prodotte da antiche colate laviche, levigate dallo scorrere dell’acqua hanno creato un paesaggio unico in Italia.
PARCO DELLE MADONIE
Ha una superficie di circa 40.000 ettari. Rappresenta uno dei più celebri ecosistemi montani del bacino del mediterraneo per la ricchezza della sua flora e l’interesse considerevole della sua vegetazione Occupa la parte centro-nord della Sicilia e comprende 15 comuni siciliani che si snodano da Cefalù verso l’interno dell’isola.
PARCO DEI NEBRODI
ll Parco si affaccia, a nord, direttamente sul Mar Tirreno, mentre il limite meridionale è segnato dall’Etna, in particolare dal fiume Alcantara e dall’alto corso del fiume Simeto. Gli elementi principali che più fortemente caratterizzano il paesaggio naturale dei Nebrodi sono la diversità di modellazione dei rilievi, la ricchissima vegetazione e gli ambienti umidi.
AREA MARINA PROTETTA ISOLE EGADI
Il mare delle Egadi, per particolari condizioni idrodinamiche, è fra i più puliti e limpidi del Mediterraneo. I fondali delle isole dell’intero arcipelago siciliano si caratterizzano per le estese praterie di posidonie che dominano quasi ovunque il paesaggio marino sommerso.
TOSCANA
PARCO DELL’APPENNINO TOSCO EMILIANO
Nel Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano c’è una straordinaria ricchezza di ambienti, dai boschi di faggi a quelli di castagni, dai prati usati come pascolo per gli ovini alle brughiere piene di piante di mirtillo. Ci sono numerosi corsi d’acqua, pittoresche cascate, laghi di origine glaciale. Dal punto di vista geologico ci sono rocce antichissime come la Pietra di Bismantova o i Gessi Triassici. Notevole anche la diffusione di specie arboree floreali, ivi comprese alcune piante rare che hanno creato veri e propri giardini botanici naturali.
PARCO NAZIONALE ARCIPELAGO TOSCANO
La varietà dei paesaggi, nonostante le ridotte dimensioni delle isole, è notevole: dall’articolata e complessa Isola d’Elba, al tavolato di Pianosa, al cono roccioso di Montecristo. Lungo le coste modellate dal mare falesie e grotte si alternano a spiaggette protette da selvaggi promontori, variopinte fioriture ricoprono le rocce e torrioni a ricordare la millenaria presenza dell’uomo.
PARCO NAZIONALE FORESTE CASENTINESI, MONTE FALTERONA, CAMPIGNA
Venti chilometri di crinale appenninico ammantati di fitte foreste che abbracciano il cuore del parco nazionale più boscato d’Italia, con 85% di superficie coperta da alberi su oltre 36.000 ettari. Tra le immagini più rappresentative del Parco la cascata dell’Acquacheta, alta settanta metri.
PARCO DELLE ALPI APUANE
Il Parco Regionale delle Alpi Apuane comprende il complesso montuoso che si estende per circa trenta chilometri in direzione Nord-Est, Sud-Ovest parallelamente alla costa tirrenica, tra Lucca e Massa Carrara, coinvolgendo 15 comuni. Tra i fitti boschi che lo circondano a corona e che passano dalla vegetazione della fascia mediterranea ai castagneti e alle faggete delle quote più elevate, spiccano imponenti pareti marmoree, alti pinnacoli e guglie dolomitiche, incredibili archi di pietra, il più famoso è quello del Monte Forato, che sfidano il tempo e rinnovano, ogni anno, la magia del solstizio d’estate.
PARCO MIGLIARINO, SAN ROSSORE, MASSACIUCCOLI
Un mosaico di ambienti molto diversi tra loro ma rimasti intatti: la Macchia Lucchese, il Lago di Massaciuccoli, l’ex Tenuta Presidenziale di San Rossore, le foreste di Tombolo e di Migliarino, le foci dell’Arno e del Serchio. Il Parco gestisce le Secche della Meloria, gli scogli compresi tra Livorno e l’isola Gorgona. Il Parco può essere visitato con escursioni libere o guidate, anche per i più piccoli, non solo a piedi ma anche in bici, a bordo di un calesse, con un trenino ecologico e con il battello.
PARCO DELLA MAREMMA
Esteso per circa 100 kmq, comprende il tratto costiero della maremma toscana che va dal promontorio di Talamone fino alla foce del fiume Ombrone. Un territorio ricco di ecosistemi in cui si presta grande attenzione alla conservazione della biodiversità. La maggior parte del parco è occupata dai Monti dell’Uccellina che corrono paralleli alla costa, sono coperti da una fitta macchia e toccano le quote più alte in corrispondenza di Poggio Lecci con 417 metri sul livello del mare.
TRENTINO ALTO ADIGE
PARCO NAZIONALE DELLO STELVIO
Lo Stelvio è un tipico parco montano d’alta quota: per circa tre quarti il suo territorio è al di sopra dei 2000 metri e raggiunge un massimo di 3.905 m sulla cima dell’Ortles.
Grazie alle elevate quote medie è caratterizzato da un susseguirsi di cime impervie e di vastissime superfici glaciali. Il gruppo dell’Ortles-Cevedale, sul confine tra Lombardia e Trentino-Alto Adige, ne costituisce il cuore geografico.
Il basamento roccioso è costituito principalmente da rocce metamorfiche (gneiss, filladi, micascisti) e in minor misura da rocce ignee (graniti). Del tutto particolare per le Alpi interne è la presenza, nel settore nord-occidentale del Parco, di rocce sedimentarie calcaree (principalmente dolomia).
PARCO ADAMELLO BRENTA
Ben 1300 specie di piante e fiori differenti e di rara bellezza, numerosi animali selvatici grandi e piccoli, ghiacciai, boschi di conifere e tanti laghetti alpini. Il Parco Naturale Adamello Brenta, fondato nel 1967, è l’area protetta più vasta del Trentino ed è stato riconosciuto Unesco Global Geopark, grazie al suo raro patrimonio geologico e morfologico, di grande interesse scientifico
PARCO PANEVEGGIO PALE DI SAN MARTINO
Le Pale di San Martino (parte delle Dolomiti patrimonio UNESCO), la foresta di Paneveggio, parte della catena del Lagorai, una porzione della catena Lusia-Cima Bocche, aree che costituiscono Siti di Importanza Comunitaria e Zone di Protezione Speciale all’interno della Rete Europea Natura 2000. Qui l’ambiente è definito da un solido equilibrio tra uomo e natura, tra attività rurali legate all’alpeggio e all’esbosco, in sintonia con l’attività turistica.
PARCO FANES – SENNES E BRAIES
Con una superficie di 25.680 ettari, il Parco Naturale Fanes-Senes-Braies è uno dei più grandi dell’Alto Adige. Il parco naturale comprende i comuni di Badia, La Valle, Marebbe, Valdaora, Braies e Dobbiaco. Le catene montuose che si trovano nel parco naturale sono in gran parte composte da rocce sedimentarie come calceri e dolomie che si sono sviluppate grazie alla sedimentazione di microorganismi sul fondo marino.
PARCO GRUPPO DI TESSA
Il Parco naturale Gruppo di Tessa è delimitato dalla Val Venosta e dalla Val Senales ad ovest, dalla Val Passiria ad est e sul versante settentrionale dalla cresta dell’arco alpino. Esso comprende quindi l’intero Gruppo di Tessa oltre alle Alpi dell’Ötztal situate a nord del Gruppo di Tessa con la cresta di Senales e di “Gurgl” nonché una piccola parte delle “Stubaier Alpen” tra Giogo del Rombo e Monte Rombo.
PARCO NATURALE TRE CIME
Il Parco Naturale 3 Cime (Dolomiti Patrimonio dell’Umanità – UNESCO) si estende su una superficie di oltre 11.000 ettari, in cui sono compresi i comuni di San Candido, Sesto e Dobbiaco. Il parco è limitato a nord dalla Val Pusteria, ad est dalla Val di Sesto e a sud dal confine provinciale con Belluno e ad ovest dalla Val di Landro. Il parco è rinomato in quanto al suo interno si trovano molte famose cime dolomitiche tra cui spiccano le famosissime 3 Cime di Lavaredo .
UMBRIA
PARCO NAZIONALE DEI MONTI SIBILLINI
Paesaggi meravigliosi, borghi antichi e tradizioni secolari rendono i monti Sibillini con il loro Parco nazionale il luogo perfetto per una vacanza “a passo lento”, lontano dalla frenesia della vita di città. I monti Sibillini sono uno dei più grandi massicci montuosi dell’Appennino e corrono a cavallo di Marche e Umbria toccando le province di Ascoli Piceno, Fermo, Macerata e Perugia raggiungendo quasi i 2.500 metri d’altitudine sulla cima del monte Vettore.
PARCO DI COLFIORITO
Si tratta della più piccola tra le aree protette dell’Umbria ed è famoso per la sua zona umida di montagna, la palude. Il Parco di Colfiorito ha un grande valore ambientale, culturale e storico: il territorio infatti documenta millenni di storia dell’uomo.
PARCO DEL LAGO DI TRASIMENO
Oltre allo specchio d’acqua è compreso nel Parco tutto il sistema spondale che lo circonda ivi compresi i centri storici minori e maggiori come quelli di Castiglione del Lago e di Passignano. Il Trasimeno è stato storicamente chiamato “il lago di Perugia” e questa definizione fa ben comprendere l’importanza che il bacino lacuale ha sempre avuto ed ha per tutta l’Umbria nord-occidentale e per il territorio della Chiana toscana.
PARCO DEL MONTE CUCCO
ll Parco del Monte Cucco, posto al confine nord-est, della Regione Umbria è delimitato dal crinale dei monti Appennini su cui svetta il Cucco (metri 1.566), dal percorso storico della Via Flaminia, dai fiumi Sentino e Chiascio. La popolazione residente nel Parco è di circa 8.000 abitanti. Nella zona montana l’attività dell’uomo è incentrata sulla conduzione dei boschi e sul pascolo. Il fondo valle è in gran parte utilizzato a seminativo con colture non intensive.
PARCO DEL MONTE PEGLIA E SELVA DI MEANA
Si trova in Umbria in posizione centro-occidentale e il patrimonio naturalistico ed ambientale è tra i più vasti ed articolati della regione e dell’intera Italia centrale, spaziando da valori di particolare interesse naturalistico, faunistico e paesaggistico ai suoi importanti giacimenti paleontologici, geologici, preistorici, archeologici e storici.
PARCO DEL MONTE SUBASIO
Il Parco del Monte Subasio rappresenta il luogo privilegiato delle memorie francescane, non solo perché al suo interno comprende il centro storico di Assisi, ma anche per gli aspetti naturalistici che hanno ispirato l’amore di Francesco verso il creato: dagli oliveti delle pendici si arriva ai grandi prati e ai pascoli della pianura sommitale, passando attraverso i fitti boschi di querce e di lecci della parte intermedia. È proprio qui che, incastonato in una selva di alberi secolari, si trova l’Eremo delle Carceri, uno dei luoghi più ricchi di memorie e suggestioni francescane.
VALLE D’AOSTA
PARCO DEL GRAN PARADISO
Il Parco nazionale del Gran Paradiso è il parco nazionale più vecchio d’Italia, Esteso per una superficie di 71.043,79 ettari, su un terreno prevalentemente montuoso. Data la forte acclività che caratterizza i valloni del Gran Paradiso va da sé che i torrenti che li solcano originino lungo il loro impetuoso fluire numerose cascate che ingentiliscono l’aspro paesaggio del parco. Le più spettacolari sono quelle di Lillaz, frazione di Cogne. Anche sul versante piemontese vi sono alcune pittoresche cascate facilmente osservabili dai turisti: quella sovrastante l’abitato di Noasca oppure quella formata dal torrente di Nel all’altezza della borgata Chiapili di sotto.
PARCO DEL MONTE AVIC
ll primo parco naturale regionale della Valle d’Aosta. La sua area protetta confina con quella del Parco nazionale Gran Paradiso. Il Parco naturale Mont Avic racchiude paesaggi molto suggestivi e ambienti modificati solo marginalmente dall’uomo, in particolare dove il terreno impervio ha limitato le attività agropastorali e turistiche. L’alta valle di Champorcher, dall’orografia più dolce, ha vaste praterie che ospitano stambecchi, camosci e marmotte. Il parco è stato dichiarato Sito di importanza comunitaria e Zona di protezione speciale.
VENETO
PARCO DELLE DOLOMITI BELLUNESI
Il Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi interessa una parte del Sistema 3 dei 9 individuati dalla Fondazione Dolomiti UNESCO, ovvero il sistema Pale di San Martino, San Lucano, Vette Feltrine e Dolomiti Bellunesi; per quanto riguarda la Classificazione Internazionale delle Alpi SOIUSA, il Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi interessa il territorio dei Sistemi Alpi Feltrine – Dolomiti Bellunesi – Monti del Sole – Pale di San Martino – Dolomiti Agordine e Dolomiti di Zoldo. Una ricchezza territoriale notevole, con tanti diversi gruppi dolomitici, ed uno scenario quasi completamente naturale, nel quale l’impatto umano è veramente trascurabile.
PARCO DEI COLLI EUGANEI
Al fascino paesaggistico si accompagna l’unicità degli ambienti naturali e una sorprendente ricchezza del patrimonio culturale. Incantevoli angoli di natura incontaminata e pittoreschi borghi storici si susseguono lungo i molteplici itinerari che si possono percorrere all’interno del Parco. A rendere ancora più appagante e stimolante il soggiorno sui Colli Euganei sono le eccellenze enogastronomiche locali, dal pregiatissimo vino alle esclusive specialità culinarie che si possono gustare nei numerosi ristoranti, trattorie, agriturismi e cantine.
PARCO DEL DELTA DEL PO
Unico delta in Italia e più vasta zona umida del paese (nonché una delle più grandi d’Europa), il Delta del Po è lo spettacolare risultato di un portentoso lavoro congiunto di uomo e natura. Vento, erosione, bonifiche e costruzioni di argini e valli da pesca hanno plasmato nei secoli l’intricata rete di canali e lagune che costituisce l’ultima tappa del lungo viaggio del fiume Po verso il mare. Il paesaggio varia continuamente: a una distesa di campi coltivati può seguire una laguna, un sistema di dune, un bosco, un canneto o elementi del territorio tipici di zone umide come scanni e golene.
PARCO DELLE DOLOMITI D’AMPEZZO
L’area protetta si estende su una superficie di 11.200 ettari e confina a nord con il Parco Naturale di Fanes-Senes-Braies, con cui forma un comprensorio protetto di omogenee caratteristiche ambientali dell’ampiezza complessiva di 37.000 ettari. I territori del Parco sono omogenei anche dal punto di vista dell’uso del suolo, in quanto non sono presenti insediamenti abitativi e infrastrutture per lo sci alpino. Si distinguono unicamente aree a destinazione silvo-pastorale ed aree a riserva integrale.
PARCO DEL SILE
Il Parco naturale regionale del fiume Sile è stato istituito nel 1991. Si tratta di una fascia che costeggia il percorso del fiume dalle sue sorgenti, nella zona delle risorgive o fontanassi tra Piombino Dese e Vedelago, sino alla foce in laguna. Il parco riveste un notevole interesse dal punto di vista naturalistico, in quanto gli ambienti attraversati dal fiume presentano aspetti vegetali e faunistici caratteristici delle zone di risorgiva e delle aree rurali.
PARCO DELLA LESSINIA
Dalle rocce della Lessinia provengono i più fantastici fossili che possiamo vedere nel Museo delle Scienze Naturali di Verona. Pesci, conchiglie e piante fossili.
La frequentazione dell’uomo, in queste vallate, si perde nella notte dei tempi e ci consegna reperti di un ‘sistema vita’ vivo fino a poco tempo fa.
Soprattutto sono le testimonianze della cultura Cimbra a caratterizzare questa terra.